ALTRE OPERE

Tensione, 1989, pietra di Mazzano, cm 67x33x18

SCULTURA COME ENIGMA DELL’ESSERE  


Nella scultura  Gianpietro Moretti ha individuato il genere storico della configurazione non naturalistica legata al lavoro della pietra. Come l’artista tradizionale egli realizza ogni singola scultura senza la furbizia della modularità, quindi con un progetto rigoroso, quasi austero.

Importante nel suo metodo di lavoro è il disegno che è stato alla base della sua formazione artistica e che sempre rispetta nel rapporto di continuità tra l’ideazione, il bozzetto e l’opera. Egli infatti, passa dalla bidimensionalità del progetto all’esecuzione tridimensionale della forma e propone una realtà visiva concreta.

Ciò che gli interessa, inoltre, è l’incontro delle forme nella non separazione tra il figurativo e l’astratto, tra il figurativo e l’allegorico. La sua capacità indiscutibile del modellare sapiente lo porta anche alla ricerca appassionata di una simbologia della vita mentale in cui esprime tutto il mutamento. Arriva così ad una forma nello spazio che determina una realtà figurale assorta e dominante corrispondente alla sua più autentica volontà costruttiva anche nell’esplorazione di materiali come la pietra o il marmo, il gesso o il bronzo.

L’attenzione dell’artista, spesso ruota attorno al corpo che è motivo iconografico di assoluta centralità anche nei bassorilievi, in marmo, in cui i profili dell’uomo e della donna, come in un teatrino di alabastro sono resi trasparenti.

Quando tuttavia si ha l’impressione di cogliere il senso di un’opera, il senso deflagra e rimane insondabile. Dell’individuo infatti, egli valorizza non tanto l’aspetto ideale dei lineamenti del volto per rendere armoniche le fattezze, quanto per suggerire l’enigma dell’essere.

Ogni lavoro del Moretti sprigiona inquietudine per il modo di ripensare alla tradizione “moderna” del fare scultura; modernità come prospettiva critica e autocritica dei contenuti, legati alla sfera intima, e del linguaggio, simbolico, nei quali si intrecciano e diventano complementari il classico e il moderno.

Nei suoi ritratti la superficie e la profondità sono sempre complementari e polisemici in cui il rapporto tra il dentro e il fuori è condizione differente dica estensione che si raccorda e genera il movimento che l’attraversa. Ritornano nelle sue opere le simboliche dei contrari, nel valore del positivo e del negativo, tipici sia della cultura occidentale che orientale. Nella filosofia taoista, infatti, lo yin – il femminile, la terra, l’ombra – e lo yang - il maschile,il cielo,la luce-sono i due principi costitutivi dell’universo in cui il senso, pertanto, diventa visione composita degli opposti, ma anche il segno della loro complementarietà allo stesso modo il pieno e il vuoto che ottiene con il calco, pratica tipica dell’operare scultoreo, è contenitore a matrice della forma scelta e sembra che dia consistenza anche alle ombre.

Le sculture di Gianpietro Moretti, improntate ad un’intensa passione umana, sono, in conclusione, lo schermo estetico di segni profondi che simboleggiano l’eterno interrogativo sulla vita dell’uomo sospesa per il senso del mistero che la circonda.


                                                                                    Anna Maria Di Paolo

Suggerimento, 2005, marmo di Mazzano, cm 42x48x28

Scoperta di maternità, 1992, marmo Candoglia, cm 100x47x29

Amazzone, 2007, pietra di Mazzano, cm 66x32x18

(FM+MF)-(MF+M)= Aurora, 2011, marmo di Botticino e altri marmi, cm 45x75x15

Rappresentazione, 2007, marmo, cm 60x89x10

Bacio, 2007, marmo di Carrara, cm 52x54x20

Osmosi, 1996, pietra di Botticino, cm 38x46x17

Corpo e Anima, bronzo, cm 40x40x40

Visione,  pietra di Botticino e marmo di Carrara, cm 50x33x45

Comunicazione estrema, 2000, pietra di Botticino, di Bardiglio e nero del Belgio, cm 42x78x47

Balthus, pietra di Botticino

I 13 di Ronco, pietra di Botticino cm 100x100x10

Ragazza innamorata, statuario di Carrara

Ragazza innamorata, statuario di Carrara

Il corpo e l'anima, pietra di Botticino cm 40x40x40

In memoria di me,  pietra di Botticino, di Mazzano e breccia marina, bronzo

Enigma, diabas

Croce con piedi, pietra di Botticino cm 40x40x40

La crescita dell'uomo cammina nel rispetto della sua natura, 2010, bronzo, cm 197x170x70

Dell'andare e venire, 2010, bronzo, cm 22x39x12,5

Novella, 2010, bronzo, cm 23x25x49

Abbraccio circolare, 2003, bronzo cm 22x27x26

Con la testa fra le nuvole, bronzo cm 28x23x9

Il benvenuto, bronzo cm 25x24x22

Desiderio di un bacio, bronzo cm 45x10x13

La misura bronzo, cm 22x22x13

Il Disegno

Luna nel pozzo, bronzo cm 32x18x19

La passeggiata, bronzo cm 22x12x9,5

La scelta, bronzo cm 23x38x17

Contemporaneamente dentro e fuori, 2003, bronzo, cm 22x22x26

Separazione, bronzo cm 23x13x13

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San Sebastiano, 2019, marmo di Botticino

I coniugi, 2019, marmo di Botticino

I cani, 2018, marmo di Botticino

Tondo per l'Oratorio Don Bosco, 2019, Rezzato